Ciao Ragazzi, eccomi a raccontarvi della settimana della moda appena conclusa.
Faccio subito una premessa: non sono un esperto di moda e non aspettatevi da me recensioni da critico, per questo potete ritenere più attendibile il pensiero di Eleonora. Piuttosto voglio raccontarvi quello che ho provato nel trovarmi per la prima volta dentro a questo magnifico circus. Tralasciamo ciò che sta dietro a ciò, un dandy non guarda il business, il movimento di danaro legato ad esso, gli enormi fatturati del firmamento tessile italiano e non. Desidero invece, soffermarmi sull’aspetto artistico e creativo della cosa. Nn ci sono state collezioni che nn mi siano completamente piaciute, ho voluto apprezzare lo sforzo e la creatività che sta alla base di ogni singolo abito sfilato.
Da Chicca Lualdi con i suoi abiti dalle linee pulite, sempre eleganti in equilibrio totale con le forme geometriche ed i suoi colori pastello, a Laura Biagiotti che con delicata eleganza sfrutta l’affascinante esotismo delle orchidee, fiori da sempre simbolo di sensualità. Fino ad arrivare ad Angelo Marani con il suo universo di pezzi unici così da rendere tale la donna che li indossa. Essi portano al mare di Sardegna con i suoi colori e profumi. Poi Fatima Val che porta in scena i colori per antitesi: il bianco ed il nero a voler rappresentare la purezza ed il candore sempre presente in una donna piena di femminilità a volte consapevolmente celata dietro la grinta e la durezza di una corazza sempre più presente nella donna contemporanea.
Con au jour le jour i colori riesplodono nuovamente, da quelli pastello a quelli acidi insieme a figure di animali e nomi di marchi famosi che ci accompagnano fin da piccoli nella nostra quotidianità. Chiudo non senza menzionare dsquared2. Questi due fratelli canadesi di origini italiane in quasi vent’anni si sono meritati pienamente la fama che hanno: evento strapieno e colmo di gente che conta nel mondo della moda per una collezione fighissima, audace, per chi ama stare sempre un filo fuori dalle righe ma sempre senza mai eccedere nel banale. La mia prima fashion week finisce qui ragazzi e mi è piaciuta così tanto che sicuramente nn mancherò di essere alla prossima collezione autumn winter in february 2016 🙂
Hello friends, today I want to speak about the Milan fashion week just ended.
I make a premise: i am not a fashion expert, Eleanor is more reliable. Rather I want to tell you what I felt for the first time in this magnificent circus. Let’s leave out what is behind this business, the movement of money tied to it, the enormous turnover of the Italian textile firmament and not. I wanted instead to appreciate the effort and creativity that underlies every single dress marched.
Chicca Lualdi with her clothes with clean lines, elegant always in balance with total geometric forms and its pastel colors, Laura Biagiotti who with delicate elegance exploits the fascinating exotic orchids, flowers symbol of sensuality. Until you get to Angelo Marani with its universe unique so as to make unique the woman wearing them. They lead to the sea of Sardinia with its colors and scents. Then Fatima Val that brings to the stage the color contrast: white and black to represent purity and innocence always present in a woman full of femininity sometimes deliberately concealed behind the grit and toughness of an armor more and more present in the contemporary woman.
Au jour le jour the colors exploding again, from pastel to acids with animal figures and famous brand names that accompany us from an early age in our daily lives. I don’t close without mentioning dsquared2. These two Canadian brothers of Italian descent in almost two decades have fully deserved the reputation they have: event packed full of important people of the fashion world for a collection so cool, bold, for those who like to stay one thread out of line but always without exceeding the banal. My first fashion week I liked it so much that certainly i will be the next autumn winter collection in february 2016 🙂