Glam trip with Dalani: Paris vs Milan
C’è forse qualcosa di meglio che scorgere da lontano la Madunina, avere in ogni dove negozi scintillanti e sentir fuoriuscire da casa e bar l’odore del caffè (rigorosamente delle moka) appena fatto? Non penso esista qualcosa di meglio, il mio “migliore dei mondi possibili” per citare qualcuno.
Ma se l’idea di perdervi tra le viette antiche di Brera, di esplorare il giardino all’inglese di via Palestro, di sorseggiare un drink ammirando le guglie, non vi appaga e preferite la Gioconda a Botticelli e una crepes alla nutella al posto di un caffè caldo, allora Parigi è il posto che fa per voi. Se capitate nella capitale della moda per sbaglio o in maniera premeditata, ci sono alcuni posticini che assolutamente non potete non visitare o segreti che non potete non sapere.
Milano: i luoghi da non perdere!
Milano è una città ricchissima di storia e se ancora ha traccia del foro romano di Costantino, in cui emanò l’omonimo editto nel 313, come potrebbe non avere memoria del passaggio di Leonardo da Vinci? Questa volta non si tratta di rovine, bensì di un vigneto impiantato nel 1490 nel bel mezzo del centro storico; è ancora intatto e si trova nel cortile interno della Casa degli Atellani (zona Corso Magenta). Visitarlo non è così facile, ma munendosi di pazienza si ottiene tutto!
Chi sostiene che a Milano non ci sia verde è perchè non conosce la città e più precisamente non conosce due posticini in cui amo particolarmente trascorrere del tempo. Non si parla certa di un polmone verde stile Giardini di Lussemburgo in quel di Parigi, ma hanno comunque una incantevole storia alle spalle. Mi riferisco ai Giardini della Guastalla, i quali affacciano anche sulla maestosa sinagoga meneghina e lo storico giardino all’inglese di Palazzo Reale, ora sede del GAM. Due spazi nel cuore della città, ma magicamente silenziosi, nascosti e rilassanti.
E chi ancora non lo ritenesse sufficiente, dovrebbe sapere che il verde milanese è molto apprezzato da diverse specie di animali e farebbe dunque bene ad adattarsi. E non mi riferisco solo a piccioni e tortorelle, ma in particolar modo a degli splendidi e longilinei fenicotteri rosa. Questo è uno di quei luoghi segreti che quasi nessuno conosce. Pur affacciando su una delle vie più note, Corso Venezia, lo spettacolo strabiliante è affidato al giardino di Villa Invernizzi che affaccia invece su una via retrostante. La colonia di fenicotteri è ciò che colpisce di più, ma non mancano anatre e colorati pavoni.
Anche se le cose da vedere sono mille, una pausa per cibo e shopping mi sembra più che dovuta.
Milano: dove mangiare?
I ristoranti dove assaporare la tradizione milanese ( e stiamo parlando ovviamente del risotto) sono diversi. Da alcune risotterie sui navigli, zona caratteristica della città in cui hanno inaugurato da poco la nuova darsena, a luoghi più raffinati nelle viette del centro. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. è possibile anche optare per un altro tipo di cucina e qui davvero potrete sbizzarrirvi.
Ultimamente mi è capitato di andare ai chiostri di San Barnaba (dietro il tribunale), luogo molto bello e suggestivo e cucina davvero gustosa, e Drogheria Parini (zona Montenapoleone) un ristorante sotterraneo raffinato con luci soffuse e quadri appesi ai muri. Non tutto il personale è cordiale, una cameriera in particolare è piuttosto fuori luogo nell’atteggiamento, ma la cucina nel complesso è molto buona.
Se però mi seguite su instagram avrete già avuto modo di capire che la mia specialità sono i dolci, a merenda o a colazione o anche per pranzo, poco importa! Due in particolare i mie indirizzi preferiti: California Bakery, è tutto buonissimo, le porzioni sono quasi sempre giganti e io amo la torta al cioccolato. Non c’è nulla da fare, ne ho provate molte, ma nessuna la batte. Irresistibile anche la marmellata di lamponi homemade.
Un altro posticino amabile è Princi. Imperdibile la loro crostata alla nutella, da leccarsi i baffi! Dalla crostata alla nutella a quella di marmellata di Panarello, buona ma i loro locali sono davvero troppo sporchi!Infine, un posto rilevante nello scenario culinario milanese è occupato da Biancolatte. Personalmente non lo trovo nulla di speciale, ma tutti ne parlano quindi penserò alla possibilità di dargli una seconda chance.
Milano e il design.
Milano non è solo la capitale della moda, si contraddistingue infatti anche per il design. Diverse sono le fiere che ospita durante l’anno, ma un evento in particolare è forse il più caratteristico del settore: il fuorisalone. Eventi distribuiti in diverse zone della città che avvengono in corrispondenza con il salone internazionale del mobile. Dura circa una settimana ed uno dei momenti più belli dell’anno perchè la città si anima di uno spirito nuovo e assume un volto totalmente differente. Esposizioni, opere e installazioni in ogni angolo, musica e champagne anche nelle viette più strette. Un evento imperdibile e sempre emozionante.
Uno degli oggetti di design che più mi piacciono è la lampada Kartell che proprio l’anno scorso ha compiuto 10 anni. Una interessante rivisitazione della classica abat-jour francese. Sarò ancora di parte (forse), ma non è bellissima?
Il disegno realizzato da Dalani, in cui mette a confronto le due creazioni mi pare davvero simpatico. E mi pare sancisca una vittoria schiacciante 😀
Se vi capita dunque di fare un giretto per le vie di Milano, ricordatevi sempre di tenere gli occhi bene aperti. Potreste trovare tesori inestimabili! Cortili sconfinati nascosti, vecchi bagni pubblici sotterranei (proprio accanto a piazza del duomo!) o potreste camminare, senza saperlo, sopra le rovine di uno dei primi alberghi diurni in città (Piazza Oberdan).
Insomma, Parigi sarà bella, ma Milàn l’è semper un grand Milàn.